FOTOGRAFIA A TORINO:
CARLO MOLLINO
CARLO MOLLINO (1905-1973), uno tra i più famosi architetti torinesi del Novecento, trascorse la vita dedicandosi alle sue passioni e ossessioni. Oltre che architetto e designer, fu anche scrittore, pilota di aeroplani e macchine da corsa, sciatore ma soprattutto fotografo. Egli utilizzò la fotografia fin da bambino come mezzo di espressione prediletto e negli ultimi anni si dedicò all'utilizzo della Polaroid per immortalare le sue innumerevoli modelle.Per celebrare questo eccentrico personaggio, CAMERA (Centro Italiano per la Fotografia), ha organizzato una mostra dedicata interamente a lui e al suo rapporto con la fotografia, evidenziandone l'unicità e le caratteristiche ricorrenti.
Il progetto di CAMERA nasce dalla volontà di dotare l’Italia di un Centro dedicato alla fotografia come forma di linguaggio, di documentazione e di espressione artistica, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la fotografia italiana in un dialogo permanente e creativo con le esperienze internazionali. Per questo motivo, la scelta dell'artista non è stata casuale: infatti Mollino non è conosciuto soltanto a livello locale, ma anche mondiale.
Per avere notizie di prima mano sulla mostra, abbiamo fatto qualche domanda all'archivista del Politecnico di Torino Enrica Bodrato, che conserva il fondo archivistico di Carlo Mollino.
➤ PERCHE' CONCENTRARSI SU MOLLINO FOTOGRAFO?
"Perché fino ad ora di Mollino si sono indagati gli altri aspetti, in particolare l'architettura e l'arredo ma mai le fotografia. Tutti gli architetti ne fanno uso per documentare la loro opera; Mollino invece, essendo un appassionato di fotografia, l'ha utilizzata anche in modo artistico e ha pubblicato nel 1949 la prima storia critica della fotografia edita in italia: Il messaggio dalla camera oscura ".
➤ PERCHE' E' STATO SCELTO IL TITOLO "L'OCCHIO MAGICO DI MOLLINO"?
"Occhio magico è il titolo di una piccola pubblicazione, circa 6x8 cm, degli anni '40, uscita in quattro numeri, ciascuno dedicato a un fotografo. Uno di questi aveva come protagonista Carlo Mollino".
➤ SECONDO QUALI CRITERI E' STATA SUDDIVISA LA MOSTRA?
"Il curatore, Francesco Zanot, ha scelto di non utilizzare un criterio cronologico, ma ha organizzato le fotografie in quattro sezioni, che riprendono i temi della ricerca e dell'attività di Mollino. Il titolo di ogni sezione è tratto da uno scritto dell' autore.La prima, intitolata "Mille case", indaga il modo di interpretare l'abitazione sia attraverso le foto delle sue architetture sia con i ritratti ambientati e ancora con le foto di viaggio, scatti di architetture significative in paesi stranieri, come gli edifici negli Stati Uniti o di Les Corbusier in India. La seconda sezione "Fantasie di un quotidiano impossibile" è dedicata al tema del surrealismo perché, pur non avendo fatto direttamente parte del movimento surrealista, ne è stato comunque influenzato anche attraverso gli amici pittori Piero Martina e Italo Cremona. In questa sezione sono stati inseriti i fotomontaggi realizzati con il fotografo Riccardo Moncalvo, che illustrano gli esterni e gli interni della sede della Società Ippica torinese. Abbattuta nel 1960 l'Ippica sorgeva sull'isolato occupato oggi dal liceo Alfieri. "Mistica dell'acrobazia", la terza, è dedicata alla velocità, quindi allo sci, al volo e all'automobilismo. Infine l'ultima, "L'amante nel duca" raccoglie gli scatti dedicati alla posa e al corpo. Sono esposte immagini di sciatori e i famosi nudi delle sue modelle, fino ad arrivare alle Polaroid dell'ultimo decennio della sua vita."
Ritratto allo specchio |
Volo su Manhattan |
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